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M. PAVAN
UNIVERSITÀ DI PAVIA

SULLA CLASSIFICAZIONE DELLE RISERVE NATURALI

Notiziario forestale e montano 1966 n. 145-146

Riportiamo la c1assificazione delle riserve naturali, come è stata elaborata e adottata per la preparazione di un disegno di legge-quadro R. Leone sulle riserve naturali e per il censimento delle manifestazioni naturali degne di essere protette e conservate esistenti nel demanio forestale dello Stato. In base a questa classificazione sono state istituite le prime 5 Riserve naturali italiane(1).

Le denominazioni che figurano in questa classificazione corrispondono in buona parte ai concetti diffusi dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e delle sue Risorse (UICN).

Riteniamo opportuno precisare che una parte delle riserve naturali dovrebbero essere circondate da una zona di protezione. Questo è un territorio ben definito alla periferia di certe Riserve naturali generali o particolari, avente lo scopo di assicurare che in esse le misure protettive e conservative conseguano tutta la foro efficacia. Nelle zone di protezione l’attività umana può essere in parte ammessa, ma sotto diretto controllo dell’autorità amministrativa e con severi vincoli limitativi. Vi è ammessa l’attività delle popolazioni che vi risiedono normalmente, ma l’ingresso per elementi estranei nelle zone di protezione può essere concesso solo per motivi speciali di ordine amministrativo, o di polizia, o per la sorveglianza tecnica e scientifica. Quivi la caccia, l’asportazione o l’introduzione di specie animali o vegetali, lavori nel terreno, scavi di miniere, insediamenti di gruppi umani, sono sottoposti all'autorizzazione delle Autorità scientifiche che dirigono e controllano la Riserva.
RISERVE NATURALI

Sono territori o luoghi, sia in superficie sia in profondità nel suolo o nelle acque, che per ragioni di interesse generale e specialmente d’ordine scientifico, estetico o educativo, vengono sottratte al libero intervento dell’uomo e poste sotto il controllo dei poteri pubblici al fine di garantire la conservazione e protezione dei caratteri naturali fondamentali. Sono divise in forme (I e II), categorie (A, B, C, D, E) e ordini (1-9).


I. RISERVE NATURALI GENERALI

Istituite per fini generali, comprendono tre categorie

A - Riserve naturali integrali

Sono riserve naturali generali istituite con lo scopo di proteggere e conservare in modo assoluto la natura dell’ambiente con tutto quanto contiene, esseri viventi animali e vegetali, acque, terreni, rocce, cavità del sottosuolo, nonchè l’atmosfera locale, ecc. Esse sono considerate ,come un vero sacrario della natura. Vengono preservate da ogni contaminazione e alterazione e per questi scopi è vietato l’ingresso al l’uomo, salvo per controllate ragioni di ricerca scientifica e per compiti amministrativi.

B - Riserve naturali orientate

Sono riserve naturali generali istituite con lo scopo di sorvegliare e orientare scientificamente l’evoluzione della natura e nelle quali solo gli interventi umani rivolti a tali scopi sono consentiti; l’accesso a queste riserve è permesso solo agli incaricati dei lavori scientifici e della sorveglianza ed agli appartenenti all’Amministrazione.

C - Parchi Nazionali(2)

Sono riserve naturali generali di particolare interesse naturale, istituiti sia con lo scopo di proteggere in parte integralmente la natura, sia per l’educazione e il diporto del pubblico. Come tali sono in parte aperti alla popolazione, ma con determinate regole rivolte a garantire sempre il principio della protezione della natura. Ogni Parco nazionale ha la sua particolare regolamentazione che stabilisce anche i limiti territoriali quantitativi e qualitativi delle modifiche apportabili all’ambiente per lo sviluppo controllato del turismo e delle altre attività umane.

II. RISERVE NATURALI PARTICOLARI

Istituite per fini particolari, comprendono due categorie

D - Riserve naturali parziali

Sono riserve naturali particolari riguardanti la conservazione e la protezione di un insieme di elementi ben definiti relativi al suolo (1), alla flora (2, 4), alla fauna (3), all’uomo (5). Esse vengono divise in 5 ordini.

1) Riserve geologiche. Servono a conservare ambienti con manifestazioni di rilevante interesse geologico, come ad esempio affioramento di minerali, di rocce con costituzione o morfologia particolari, ecc.

2) Riserve botaniche. Servono a conservare ambienti (biotopi) con manifestazioni vegetali particolari, come ad esempio stazioni di piante rare o minacciate di estinzione, o associazioni locali tipiche, ecc.

3) Riserve zoologiche. Corrispondono in campo zoologico alle precedenti riserve botaniche.

4) Riserve biologiche. Corrispondono alla necessità di conservare ambienti naturali con le manifestazioni zoologiche e botaniche insieme, di cui ai due precedenti ordini.

5) Riserve antropologiche. Servono a conservare manifestazioni di origine antropica legate alla natura, come ad es. giacimenti preistorici, abitazioni tipiche sia antiche che recenti (trogloditiche, palafitticole, ecc.), documenti delle attività umane e dei loro equilibri con la natura, ecc.

E - Riserve naturali speciali

Sono riserve naturali create a scopi particolari, destinate sia a conservare un insieme di fatti che abbiano un valore estetico (6), storico, educativo (7), sia per corrispondere a certe necessità biologiche umane (8 e 9). Esse sono suddivise in 4 ordini.

6) Riserve di luoghi naturali. Create per conservare manifestazioni della natura e del paesaggio di particolare valore estetico, come ad es. cascate, grotte, ecc .

7) Riserve di monumenti naturali. Istituite per la conservazione di manifestazioni naturali aventi caratteristiche monumentali, come ad esempio effetti di erosioni (forre, archi naturali, piramidi di erosione, campi solcati, doline, grotte, ripari sotto roccia, ecc.).

8) Riserve forestali di protezione. Costituite per la conservazione di formazioni forestali naturali o antropiche aventi precipuo significato di conservazione del suolo e regolazione idrica.

9) Riserve di popolamento animale e vegetale. Istituite per ottenere e mantenere ripopolamenti animali e vegetali a vari fini (di studio in loco, di rifornimento per istituzioni e scopi vari, ecc.).

Una schematizzazione riassuntiva di quanto è stato precedentemente esposto è rappresentata nella seguente tabella.

RISERVE NATURALI

Divise in 2 forme

(I)RISERVE NATURALI GENERALI

divise in 3 categorie

(II) RISERVE NATURALI PARTICOLARI

divise in 2 categorie

a) Riserve naturali

integrali

b) Riserve naturali

orientate

c) Parchi nazionali

d) Riserve parziali divise in 5 ordini:

1) Riserve geologiche

2) Riserve botaniche

3) Riserve zoologiche

4) Riserve biologiche

5) Riserve antropologiche


e) Riserve speciali divise in 4 ordini:

6) Riserve di luoghi naturali

7) Riserve di monumenti

naturali

8) Riserve forestali

di protezione

9) Riserve di popolamento

animale e vegetale

(1) 1. Riserva natura integrale di Sasso Fratino (Foreste Demaniali Casentinesi, Forlì), 100 ettari.

2. Riserva n.i. di Poggio Tre Cancelli (Foreste Dem-aniali di Follonica, Grosseto), 100 ettari.

3. Riserva n.i. di Val Grande (Foreste Demaniali di VaI Grande, Cossogno, Novara) , 1.043 ettari.

4. Riserva noi. di C01le di Licco (Foreste Demaniali Feudo Intramonti, nel Parco Nazionale d'Abruzzo), 95 ettari.

5. Riserva n.i. di Campolino (Foreste Demaniali di Boscolungo, Pistoia), 60 ettari.

(2) E' opportuno segnalare la possibilità di confusione fra la denominazione di Parchi Nazionali, il cui scopo fondamentale istitutivo è la conservazione della natura, e quella di Parchi naturali nei quali la natura viene considerata come elemento indispensabile ai precipui fini dello svago, in contrapposto alle condizioni in cui l’uomo è costretto a vivere nelle città. La differenza sostanziale fra Parchi nazionali e Parchi naturali è evidente.